NAMO PRAJNAPARAMITA:
LA SAGGEZZA CHE E’ ANDATA OLTRE
Omaggio al Jina (il Vittorioso) simile a illusione
al quale sono attribuiti solo nome e mente,
sebbene egli sia provvisto di una compassione che non si aggrappa,
che beneficia tutti gli esseri senzienti,
e della gloria della saggezza e dell’azione!
Qui, per poter sviluppare la saggezza in coloro che hanno menti fresche,
spiegherò in brevi termini
l’essenza della Sua amrita (nettare) così ben esposta,
il modo in cui sono unite la vacuità e l’originazione interdipendente.
Ognuno di noi vuole ottenere la felicità ed evitare la sofferenza. Ottenere la felicità e liberarci dalla sofferenza dipendono dalla condotta di corpo, parola e mente. L’intera condotta di corpo e parola dipende dalla mente. Di conseguenza c’è bisogno di portare un cambiamento nelle nostre menti. Il modo di trasformare la mente è quello di prevenire il sorgere di stati mentali erronei e di sviluppare e accrescere gli stati mentali virtuosi.
Bisogna spiegare quali qualità della mente sono considerate buone e quali cattive. Quando certi stati mentali sorgono, ci si sente inquieti e la mente, che prima era calma, improvvisamente diviene agitata e depressa. Il nostro respiro potrebbe accorciarsi e potremmo persino fare esperienza di una malattia e così via. Gradualmente questo stato si manifesta in una condotta dannosa del corpo ed anche la parola, direttamente o indirettamente, comincia a disturbare la pace degli altri. Tutti questi stati mentali sono considerati dannosi. Dall’altro lato quegli [stati mentali] che portano il frutto della pace e della felicità agli altri e a noi stessi – adesso o nel lungo periodo – sono considerati virtuosi. Per prevenire l’insorgere di stati mentali negativi si usano metodi come la chirurgia cerebrale o l’assunzione di vari tipi di medicine che però ci danno sonnolenza e appannamento mentale o addirittura ci eliminano completamente il pensiero come in un sonno profondo e così via – tutte queste terapie potrebbero anche portarci un certo sollievo temporaneo, ma alla fine questi metodi fanno più danno che bene.
Di conseguenza il modo per cambiare in meglio è quello di riconoscere, attraverso l’esperienza, la natura degli stati mentali negativi considerando la loro dannosità. Dobbiamo poi riconoscere gli stati mentali virtuosi e, riflettendo continuamente sulla loro qualità benefiche e vedendo che hanno un fondamento positivo, la nostra mente cresce abituandosi ad essi ed anche il potere della ‘conoscenza’ si sviluppa. A causa di questo potere, poiché essi hanno una buona base e poiché sono stati mentali queste nobili qualità cresceranno nel potere che hanno, mentre il potere delle qualità negative decrescerà naturalmente. Infine, sorgeranno nella nostra mente dei segni di confidenza delle qualità virtuose. Nel corso della storia del mondo ci sono stati molti grandi maestri in paesi diversi che hanno insegnato dei metodi per cambiare la mente attraverso metodi differenti, in accordo alle capacità individuali dei loro seguaci. Tra di essi anche il buddhismo insegna molti metodi per domare la mente. Darò qui un poco di spiegazioni sulla visione di shunyata.
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